mercoledì 30 maggio 2012

Seguitemi su Permesola! - Buenos Aires

Ho scritto un'articolo su Buenos Aires che, pur non descrivendo tutta la città, ne racconta una parte molto bella che ho scoperto negli ultimi mesi. L'articolo è stato pubblicato su Permesola, un giornale online per donne che viaggiano da sole o accompagnate, ma che soprattutto hanno sempre la valigia pronta per vivere nuove avventure!
Vi lascio qualche foto di Recoleta che ho scattato il mese scorso e ho "abbellito" con qualche effetto:

Derecho_UBA
Edificio della Facoltà di Giurisprudenza dell'UBA, Av. Figueroa Alcorta

Alcorta_ponte
Av. Figueroa Alcorta, vista dal ponte pedonale
 
Floralis_Buenos Aires 2
Floralis Genérica, di Eduardo Catalano
 
Floralis_Buenos Aires
Floralis Genérica II
 
Ingresso_Recoleta
Cementerio de la Recoleta, ingresso
 
Angelo_Recoleta
Statua cimitero Recoleta

Cupola_angelo_Recoleta
Cupola cimitero Recoleta

domenica 20 maggio 2012

Un sogno

Ho fatto un sogno: 

Ero a Faenza, era Natale, nevicava. Ero in casa con i miei genitori, mia sorella e mio fratello più piccolo. C'era un gran daffare, piatti, posate, bicchieri, tutto pronto per l'arrivo degli ospiti. Avendo già imbandito la tavola, non ci restava che aspettarli: loro, i nostri parenti. Il primo ad arrivare era mio nonno, seguito dai miei zii e cugini. Che bello essere tutti qui, insieme. Dopo la mezzanotte e il brindisi, bussano alla porta: le mie amiche che sono passate dopo la messa a salutarmi. Sanno che io non sono un'assidua frequentatrice delle chiese, anzi, non frequento e basta. Sono felice, circondata da tutta la gente importante e a cui tengo di più. 

Poi mi sono svegliata, è stato un sogno, ecco cos'è stato.

venerdì 18 maggio 2012

I nostri occhi

I miei nonni nel loro viaggio di nozze.

Verdi sono gli occhi tuoi 
quando guardi il mare,
azzurri diventano i miei occhi 
quando il cielo guardo;
trasparenti, soltanto, 
quando i nostri occhi si guardano 
l'un l'altro.

B.Z

lunedì 7 maggio 2012

Itaca - Costantino Kavafis


Se ti metti in viaggio verso Itaca,
augurati che sia lunga la tua strada,
e piena di peripezie e conoscenze.
I Lestrigoni e i Ciclopi,
Poseidone iracondo non temere:
mai te li troverai sul tuo cammino
se il tuo pensiero è alto, e nobile
è il sentimento che ti tocca anima e corpo.
I Lestrigoni e i Ciclopi,
il feroce Poseidone non li incontrerai
se non abitano già nella tua anima,
se la tua anima non te li mette contro.
Augurati che sia lunga la tua strada
che siano molti i mattini d’estate
quando con piacere, con gioia
approderai in porti sconosciuti;
ti fermerai negli empori fenici
e acquisterai preziose mercanzie,
madreperle e coralli, ambra ed ebano,
profumi voluttuosi d’ogni genere,
quanti più puoi profumi voluttuosi.
Va’ in molte città dell’Egitto,
a imparare e imparare dai sapienti.
Sempre nella tua mente tieni Itaca.
Giungervi è il tuo destino.
Ma non affrettare troppo il viaggio.
Meglio che duri molti anni:
e vecchio ormai approdi alla tua isola
ricco di quanto ti ha fruttato il viaggio,
ricchezze non attenderti da Itaca.
Itaca il bel viaggio t’ha donato.
Senza di lei non ti mettevi in viaggio.
Altro non ti darà.
E se la trovi povera, Itaca non ti ha ingannato.
reduce così saggio, con queste esperienze,
avrai capito quel che vuol dire un’Itaca.


Volevo iniziare quest'avventura narrativa con la traduzione della famosa poesia di Costantino Kavafis perché molto ha significato per me negli ultimi cinque anni. Ricordo ancora quando la professoressa d'Italiano delle superiori ci diede, come regalo in ricordo degli anni trascorsi insieme, una piccola busta bianca con dentro un biglietto giallo: ecco che per la prima volta, leggevo Itaca. Era un'altra versione, più armoniosa, aveva forse un ritmo più bello. L'effetto impresso su di me, però, è ciò che porto sempre nel mio cuore. In senso letterale, l'idea del viaggio come momento di scoperte, ritrovamenti, gioia; in senso metaforico, il concetto della vita come viaggio perenne, dove non importa la meta o l'approdo, perché la meta è già lì, c'è sempre stata, intrinseca: è il viaggio in sé.
La pelle d'oca c'è sempre ogniqualvolta leggo questa poesia, cosa che succede due o tre volte all'anno. Il mio viaggio è anche questo, rileggere emozioni quante volte sia necessario affinché io possa apprendere tutto ciò che la vita ha da offrirmi. Itaca è il viaggio, così come il viaggio è la vita. Quanto vi sia di destino e quanto di libero arbitrio...beh, questo io non lo so, ma mi piace credere che, tra un infinito ventaglio di Itache, sta solo a noi sceglierne una. 


Questa versione non l'ho fatta io, ma l'ho trovata su internet, ecco il link: http://www.sardegnadigitallibrary.it/documenti/17_27_20110706173104.pdf