lunedì 23 luglio 2012

Saudade di Vivere. Barra da Lagoa - Brasile

Ieri ripensavo alle mie vacanze in Brasile, un bellissimo viaggio insieme a mia sorella, mio fratello e i miei cugini. Quanta saudade di quei giorni d'estate! Svegliarsi la mattina in quell'immensa casa che avevamo affittato, fare colazione con i prodotti tipici brasiliani e poi andare in spiaggia. 
Quel mare, azzurro, a volte verde. Verde che si confonde con la vegetazione dei morros. Sono state due settimane di relax puro, di scoperta, di ritrovarmi con l'altra me che sa stare insieme alle persone che ama. Due settimane di legami, senza pensare ai legami in sè, alla mia fobia per tutto ciò che mi lega, mi asfissia, mi imprigiona. Semplicemente, perché quella paura ai legami è tutta mia, gli altri non c'entrano. 
Forse è arrivato il momento di vivere la vita così come ci viene data, senza pensare troppo a ciò che verrà, o a ciò che è successo. Certo consapevoli dei nostri cambiamenti, e memori di ciò che siamo stati; ma se provassimo a Vivere? Respirare e Vivere.

Ecco alcune foto del mio viaggio a Barra da Lagoa, nell'isola di Florianópolis, in Brasile. Enjoy! 

lunedì 9 luglio 2012

"Io mi sono una donna che dispera che non ha pace in nessun luogo mai..." Scoprendo ad Alda Merini

Alda_Merini_sigarettaMentre la dolce ma potente voce di Ella Fitzgerald esce lentamente dalle casse, rileggo i versi di Alda Merini. Poetessa italiana del Novecento, tormentata forse dalle stesse passioni e inquietudini di Virginia Woolf, fu ricoverata in una clinica psichiatrica per molti anni. Nella sua opera, perciò, si riflettono tematiche profonde, talvolta oscure ma mai prive di Vita, sulla sofferenza e i fantasmi della follia.
Alda Merini visse la sua vita circondata di amici poeti e artisti tra cui Giorgio Manganelli, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale e Maria Luisa Spaziani; visse e scrisse anche da donna innamorata. 
 
Ecco a voi alcune delle sue poesie più belle secondo me:
RENDIMI I MIEI CAPELLI
Rendimi i miei capelli,
non portarli con te nelle tue pene,
inebriami di baci, come statua
che abbia compiuto musiche maggiori.
O coscia del destino semiaperto,
lascia che ti ricami una chimera
sull’avambraccio
prima che la follia del tempo
divori le caviglie.
Sei nata donna
ma tu sei così oscura
come tranello in cui tema il piede
di orizzontarsi. Sei la mia dimora,
la dimora traslata dalle vigne
che fa tacere anche il pavimento.

IO SONO UNA DONNA
a Salvatore Quasimodo
Io mi sono una donna che dispera
che non ha pace in nessun luogo mai,
che la gente disprezza, che i passanti
guardano con attesa e con furore;
sono un’anima appesa ad una croce
calpestata, derisa sputacchiata:
mi son rimasti solo gli occhi ormai
che io levo nel cielo a Te gridando:
toglimi dal mio grembo ogni sospiro!

TU NON SAI
Tu non sai: ci sono betulle che di notte 
levano le loro radici, e tu non crederesti mai 
che di notte gli alberi camminano o diventano sogni.
Pensa che in un albero c'è un violino d'amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita.
Te l'ho già detto: i poeti non si redimono, 
vanno lasciati volare tra gli alberi 
come usignoli pronti a morire.

IO SONO FOLLE, FOLLE...
Io sono folle, folle,
folle di amore per te.
Io gemo di tenerezza
perché sono folle, folle,
perché ti ho perduto.
Stamane il mattino era sì caldo
che a me dettava questa confusione,
ma io ero malata di tormento
ero malata di tua perdizione.

O IL VELEGGIARE DEL TUO CALDO PENSIERO
O il veleggiare del tuo caldo pensiero
sopra la mia parola
e il tuo dormire selvaggio
accanto al mio seno vivo;
o l’adombrarsi della primavera
quando cade il suono del seme
sulla terra feconda di parola.
Così tu sei l'esempio
del sole mio.

ED ERA UN MATTINO BUGIARDO
a Rino Escalante
Ed era un mattino bugiardo
uno dei tanti mattini
in cui entrai in un nefasto sogno:
era un sogno di pesanti paure,
di zolle devastate
era il sogno di un impossibile amore.
Le nostre mani furono disserrate
schiodate come le mani del Cristo
inutili furono i nostri abbandoni,
qualcuno ci ferì alle spalle
non so chi, non so chi
forse una forza umana
forse la forza del destino
forse tu stesso, amore,
mi hai colpita alle spalle.

Da ALLA TUA SALUTE, AMORE MIO
Amore,
vola da me
con l'aeroplano di carta
della mia fantasia,
con l'ingegno del tuo sentimento.
Vedrai fiorire terre piene di magia
e io sarò la chioma d'albero più alta
per darti frescura e riparo.
Fa' delle due braccia
due ali d'angelo
e porta anche a me un po' di pace
e il giocattolo del sogno.
Ma prima di dirmi qualcosa
guarda il genio in fiore
del mio cuore.

Da VUOTO D'AMORE
Spazio spazio, io voglio, tanto spazio
per dolcissima muovermi ferita:
voglio spazio per cantare crescere
errare e saltare il fosso
della divina sapienza.
Spazio datemi spazio
ch’io lanci un urlo inumano,
quell’urlo di silenzio negli anni
che ho toccato con mano.

domenica 1 luglio 2012

Ci siamo scelte

Sono a letto, pronta per dormire: coperte, cuscini posizionati, tanto sonno, e buio. Poi mi viene in mente un ricordo, che arriva sotto forma di suono: le fette biscottate che scricchiolano sotto i denti. E subito dopo, quel sapore dolce, ma non troppo che sa a...fette biscottate per l'appunto. Queste sensazioni mi riportano indietro nel tempo, cinque anni fa, in una cucina a fare colazione con una grande amica. 
Ripenso a quei giorni, quell'ultimo anno di scuola, le immagini scorrono velocemente nella mia mente. Vedo intervalli, gite, uscite del sabato sera, estati eterne a girare la nostra città in bici. Tanta spensieratezza. Mi rendo conto di essere fortunata, "ho delle grandi amiche" dico a me stessa. Allora penso all'amicizia, alle mie amicizie, quelle vere.
Le mie amiche sono belle, sono poche ma al tempo stesso, sono tantissime. E' buffo, quando ero piccola credevo nell'idea della 'migliore amica', per sempre, unica. Poi le distanze fisiche e temporali mi hanno fatto ricredere e ho capito che nella mia vita non c'era spazio per una sola persona; ho realizzato che i rapporti esclusivi non facevano per me. Perché andare avanti con l'idea fissa, testarda che la mia migliore amica era quella ragazzina che avevo conosciuto alle elementari, e che soltanto a lei spettava il titolo di "migliore"? Cosa vuol dire poi "migliore amica"? Non è forse ridondante? Le amiche sono sempre migliori, altrimenti non ci avremmo scelto. Ecco, perché è questo aspetto a rendere l'amicizia cosa unica e fondamentale nella nostra vita: io e le mie amiche ci siamo scelte, stringendo tacitamente un patto mutuo. 
Le mie amiche mi conoscono, notano quando sono pensierosa, sanno cosa mi turba, capiscono chi mi piace. Sanno anche quando lasciarmi perdere, in tutti i sensi, nelle mie fantasie e nelle mie nostalgie. Con le mie amiche condivido i miei sogni, le mie aspirazioni, la mia Voglia di Vivere. Loro hanno visto anche il mio lato confuso, i miei grigi, le mie paure e il mio egoismo, forse travestito da quella indipendenza che travolge tutto. 
Insieme alle mie amiche ho visto le stelle cadenti, la luna immensa in cielo, la notte fondersi col giorno stese su un prato e una birra in mano. Abbiamo camminato insieme spiagge, grandi città, sagre di paese. Siamo state sveglie a parlare di uomini e cuori infranti, cuori freddi, cuori immacolati. Con le mie amiche non ci si aggiorna in una sera, perché non è mai abbastanza. 
Le mie amiche sono belle, forti, donne. Hanno il cuore grande loro, enorme. 

Le mie amiche siete voi e io vi sceglierei ancora.

tramonto_estate_amiche
Ricordi di estate bsz 2010